I Greci antichi avevano compreso qualcosa di essenziale: la vita è tragica, piena di sofferenza e priva di senso ultimo. Eppure l’hanno abbracciata con gioia.
Nietzsche rivela il loro segreto: l’equilibrio tra due forze opposte – Apollo, dio della forma e della bellezza, e Dioniso, dio dell’ebbrezza e della dissoluzione. Dalla loro unione nasce la tragedia, l’arte suprema che afferma la vita nonostante tutto.
Con Socrate trionfa la ragione, il mito muore, la tragedia scompare. L’Occidente perde il contatto con le sue energie vitali.
A soli ventotto anni, Nietzsche propone una visione rivoluzionaria della cultura greca: non armonia, ma tensione creativa; non serenità, ma coraggio tragico.
Un’opera poetica e visionaria che ha cambiato la filosofia e il modo di intendere l’arte.